Tenuto conto del grande interesse riscosso negli ultimi tempi dalle auto elettriche ed ibride, il numero di auto green è destinato a crescere nel prossimo futuro. Un fenomeno dei giorni nostri a cui sono molto interessate anche le imprese, vista la conversione di parte delle flotte aziendali. Infatti, ultimamente, le aziende sono sempre più orientate a soluzioni alternative potenziando il loro parco macchine con auto elettriche.
Soluzioni ecologiche ma anche molto valide in termini di risparmio: in questo modo si abbattono considerevolmente i notevoli costi derivanti dai consumi del carburante. Un fenomeno sostenuto anche dai costruttori, ormai capaci di soddisfare le varie necessità di mercato, e dall'aumento del numero delle colonnine per la ricarica di corrente da farsi presso le stazioni di servizio adeguatamente attrezzate. Tutte manovre per favorire la diffusione delle auto elettriche, con i numeri che cominciano ad essere davvero incoraggianti. Tra elettriche e ibride sono cresciute le immatricolazioni presso utenze private ma pure aziendali.
Un orientamento importante che contribuisce notevolmente alla riduzione dei costi relativi al carburante e, dato non meno rilevante, a ridurre le emissioni di CO2. Anche tra le flotte aziendali è sempre maggiore lo spazio destinato alla cosiddetta motorizzazione alternativa. A confermare la tendenza è stata la ricerca "Flotte aziendali 2016" fatta dall'Osservatorio sulla mobilità Top Thousand. I dati emersi sostanzialmente non fanno altro che confermare la crescita di auto ecologiche delle flotte aziendali, mentre il diesel resta la scelta preferita relativamente al carburante. Secondo la ricerca effettuata le auto ibride costituiscono il 9%, quelle elettriche il 4,4% e a seguire GPL e metano con una percentuale sensibilmente più bassa. Altro dato considerevole è quello riguardante l'impatto ambientale delle auto elettriche ed ibride, con l'enorme e confortante riduzione di emissioni di CO2. Il netto calo di emissioni di anidride carbonica è favorito pure dal noleggio dei mezzi, in quanto i veicoli in questo modo sono costantemente sostituiti nell'arco di qualche anno.
I temi approfonditamente esaminati dall'Osservatorio hanno riguardato anche le nuove tecnologie e le strategie di gestione. In particolare è stato constatato come la gestione delle flotte aziendali avviene soprattutto attraverso l'utilizzo di mezzi noleggiati per lungo termine, mentre pochi veicoli risultano di proprietà e solo una parte di essi utilizzati con la formula del noleggio a breve termine. Passando al campo della tecnologia, il navigatore appare sempre più un optional a cui difficilmente rinunciare per le ragioni ormai conosciute da tutti. A seguire, in questa speciale classifica, troviamo il bluetooth e i sempre più diffusi sensori di parcheggio, strumenti utilissimi durante le manovre per conoscere la distanza tra il proprio mezzo e un altro veicolo o un ostacolo. Le nuove tecnologie oggi assumono un ruolo importante anche in termini di sicurezza come dimostra la crescente diffusione dei sistemi di cruise control, regolazione automatica della velocità di un veicolo. Ma i sistemi tecnologici vengono usati pure per monitorare i consumi, i sinistri, etc.
Tornando alle auto green, nonostante la ricerca dell'Osservatorio abbia certificato la crescita del numero delle auto elettriche ed ibride e il maggiore ricorso a questi tipi di veicoli da parte delle aziende, appare comunque azzardato fare previsioni future. Una cosa è certa però: l'orientamento generale spinge a favore delle auto ecologiche per via di una riduzione sensibile della spesa e una maggiore tutela dell'ambiente. Una flotta aziendale formata da auto green significa per un'azienda dare respiro ai propri bilanci e utilizzare magari i risparmi così ottenuti per importanti investimenti.
Insomma, le premesse per un aumento graduale delle auto elettriche ed ibride ci sono tutte, ora bisogna solo attendere gli sviluppi futuri per capire la reale crescita. I segnali incoraggianti non mancano e vengono principalmente da Paesi come Norvegia, Svezia, Svizzera ma anche dalla Cina e soprattutto dal Giappone, dove è ormai ufficiale che il numero degli impianti di ricarica per auto elettriche ha superato gli impianti di distribuzione dei carburanti tradizionali. L'Italia è ancora un po' dietro, ma la spinta green nel nostro Paese può avvenire proprio dalle flotte aziendali.