Intasamento della carreggiata con file e difficoltà nel trovare parcheggio sono le conseguenze di un numero davvero spropositato di auto private in circolazione.
Basti pensare che a Roma ci sono più auto private che patentati. Sì, a fronte di 1,5 milioni di patenti, il numero di mezzi è pari a 1,7 milioni con le conseguenze menzionate sopra.
La capienza delle strade e il numero di parcheggi disponibili nella Capitale sono inferiori al numero di mezzi privati in circolazione e i cittadini lamentano una notevole difficoltà di spostamento e un aumento del caos cittadino nell’ultimo periodo, complici anche i cantieri, i lavori stradali e l’invasione delle corsie preferenziali.
Il numero di auto registrato a Roma non corrisponde all’effettivo movimento di mezzi giornaliero; infatti, pare che solo 700 mila mezzi su 1,7 milioni si spostino giornalmente, ciò vuol dire che il numero rimanente continua a giacere ai bordi delle strade, occupando parcheggi.
Rimanere imbottigliati nel traffico accade non solo per chi si sposta dal centro alla periferia e viceversa ma anche per chi deve fare piccoli spostamenti in centro e nei quartieri centrali, ad esempio, al mattino, percorrendo la centralissima via Cipro, per fare 500 metri ci vogliono 30 minuti e tutto questo genera lamentele sia da parte dei cittadini che dei tassisti, ostacolati nel loro lavoro.
L’assessore alla mobilità Eugenio Patanè sottolinea che bisogna lavorare non solo sul limitare l’utilizzo dei mezzi privati ma anche sulla proprietà delle auto in modo da ridurre la flotta di auto parcheggiate in strada che influiscono sulla mobilità. Aggiunge inoltre che a breve verranno attuati dei provvedimenti per disincentivare la proprietà di auto private quando non necessario.
Uno dei problemi principali riguarda la sosta selvaggia, come testimonia l’elevatissimo numero di multe effettuato da gennaio a oggi a Roma, la polizia locale stima 20 mila multe in più quest’anno rispetto allo stesso periodo l’anno scorso.
L’assessore propone di avere delle zone a traffico limitato e delle zone “low emission” presiedute da strumenti elettronici fissi che controllino che le restrizioni vengano rispettate e di aumentare gli stalli della sosta tariffata, passando dagli attuali 70 mila ai 100 mila, in modo da disincentivare sempre di più l’uso dell’auto da parte dei cittadini.
Inoltre, anche i mezzi di trasporto come la metropolitana non sono adeguati a una metropoli come Roma. Infatti, la linea della metropolitana, che spesso non funziona continuativamente ma a singhiozzo, copre solo 60 chilometri, ed è divisa in tre linee, non riuscendo a soddisfare la domanda dei cittadini che per questo motivo sono portati a utilizzare la macchina, incrementando il traffico e tutte le conseguenze di cui sopra. Gli avventori della metropolitana sono sempre meno e i dati post pandemia registrano un numero di 450 mila in media al giorno contro i 700 mila prima della pandemia.
Rafforzare i mezzi pubblici migliorando i servizi e aumentando le corse di treni, autobus e metropolitana sarebbe di sicuro un incentivo per usare sempre meno la propria auto e servirsi dei mezzi pubblici.
Cosa puoi fare per risolvere la situazione?
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