Il settore delle Auto Officine è in continua evoluzione grazie all'introduzione di tecnologie sempre più avanzate a bordo dei vari autoveicoli e non solo. Anche gli stessi autoriparatori sembrano destinati a cambiare il loro modo di agire e a vedere la loro figura evolversi in maniera inesorabile.
Infatti, i meccanici devono darsi da fare per aggiornare le proprie competenze e trasformarsi in veri e propri meccatronici. Quest'ultimo termine è in verità ancora poco usato nel gergo quotidiano e suona abbastanza brutto ed insignificante, ma negli anni a venire sarà tra i più utilizzati in assoluto. In pratica, entro il 5 gennaio 2018 è necessario portare a termine questo aggiornamento. In caso contrario, un autoriparatore non può fare altro che cambiare mestiere dato che è da considerarsi come obsoleto e inutile.
Come già accennato in precedenza, questa trasformazione progressiva è dovuta all'implementazione delle nuove tecnologie sulle vetture. Per continuare ad intervenire al meglio sui vari pezzi di ricambio, e in particolare sugli impianti idraulici, ogni meccanico deve ricalibrare le proprie conoscenze e competenze. Una misura necessaria, che fa seguito all'entrata in vigore della legge 224 del 2012 risalente al 5 gennaio 2013. Quest'ultima ha decretato vari cambiamenti alla regolamentazione dell'attività di autoriparazione e sancito la rilevanza soltanto di tre mestieri, ossia il meccatronico, il carrozziere e il gommista. Nel giro di cinque anni, ogni meccanico deve mettersi in regola e studiare come meccatronico.
Il meccatronico non è altro che un incrocio tra un meccanico ed un elettrauto, capace di assolvere nella maniera migliore entrambi i compiti e senza alcuna limitazione in merito. La nuova figura professionale è abilitata a svolgere il nuovo mestiere partecipando ad un corso professionale specifico. Ovviamente, chi è già meccanico deve studiare le nozioni tipiche dell'elettrauto e viceversa, in un aggiornamento professionale di vitale importanza per continuare ad esercitare una professione sempre richiesta dagli automobilisti e dalle aziende. Ogni regione deve programmare e organizzare le varie lezioni, mentre i candidati devono seguire corsi dalla durata minima di 500 ore e dedicare buona parte del tempo al tirocinio.
Diverso è il discorso per chi è già in possesso di una qualifica professionale e può già lavorare da meccatronico. In tali circostanze, è sufficiente frequentare un percorso aggiuntivo che duri almeno 100 ore e che consenta al candidato di acquisire tutte le competenze che gli mancano. Le ore complessive scendono a 50 se l'aspirante meccatronico ha già conseguito un diploma di tecnico a livello regionale. Tutti devono avere a che fare col temuto esame finale, dopo il quale si può ricevere il tanto agognato attestato di qualificazione come Tecnico meccatronico.
Al tempo stesso, c'è anche chi non deve prendere parte ad alcuna lezione perché già in possesso dei requisiti necessari. Per esempio, chi possiede una qualifica o un diploma specifico del settore non ha bisogno di perdere mesi per un corso di formazione e può operare senza alcuna limitazione. Lo stesso discorso è valido per le aziende che si occupano sia di meccanica che di elettrauto, in quanto pienamente conformi dal punto di vista professionale. Infine, i lavoratori che si occupano di gestione tecnica e hanno già compiuto più di 55 anni sono considerati vicini al pensionamento e non devono sostenere alcun aggiornamento.