- La crisi del settore automotive e le nuove prospettive.
Nonostante i grandi risultati di vendite degli ultimi due esercizi dovuti in parte ad un riflesso condizionato del mercato dopo anni di ribassi, il settore automotive ha registrato una flessione considerevole nel medio periodo, costringendo spesso le aziende produttrici ad ingoiare perdite shoccanti in borsa o a farsi piacere delle fusioni non proprio apprezzatissime, a causa della difficoltà a far quadrare i bilanci. In questo solco basta pensare alla storia della nostra italianissima FIAT, oggi gruppo FCA dopo l'acquisizione di Chrysler e vari tentativi per impostare una partnership con General Motors alla quale Mary Barra - ad del colosso americano - si è per ora fermamente opposta.
Alla crisi di settore hanno fatto seguito scandali di portata internazionale - vedi Dieselgate - ai quali le aziende hanno potuto far fronte solo grazie alla bontà degli ultimi bilanci e alla risalita progressiva che sta avendo il mercato dell'automobile in tutta Europa che, all'ultima rilevazione, evidenzia una crescita rispetto al 2016 dell'8,8%. Per ottenere questo risultato, le case produttrici hanno dovuto reinventarsi una parte del ciclo produttivo, innovando sistemi, apparecchiature e materiali utilizzati, con l'obiettivo di produrre auto sempre più performanti, attente alle emissioni e all'impatto ambientale. La crisi di mercato ha impattato negativamente anche sulla capacità di spesa degli individui e questo ha reso necessario che le vetture prodotte non fossero solamente accattivanti, ma anche accessibili dal punto di vista del prezzo di listino. Così si sono prodotti motori supercompatti, ridotti di cilindrata ma in grado di garantire delle prestazioni soddisfacenti, al lancio si vedono sempre più motori diesel dalla potenza minima ed una esponenziale crescita delle vetture alimentate a Metano e GPL, anche per segmenti per i quali non era ancora stato previsto l'approccio ECO. Il segmento in cui si è investito probabilmente di più in questo senso, ottenendo anche positivissimi riscontri di vendite, è quello delle utilitarie, vetture che da qualche anno a questa parte si rivelano una scelta quasi obbligata per molti italiani, costretti al traffico delle metropoli e alla situazione disastrosa dei manti stradali, oltreché dai costi di gestione sostenuti (tra tasse, assicurazioni e costi carburante) che lievitano nel caso delle vetture di segmenti e cilindrate maggiori.
- Italiane in testa. La classifica delle più vendute.
I dati parlano chiaro, la Fiat Panda è l'auto più venduta di quest'anno e sorpassa di buona misura tutte le sue concorrenti. Lo stile intelligente e curato, perfettamente italiano, la comodità della visuale e la sua maneggevolezza la rendono una vettura estremamente apprezzata per versatilità. La sua vocazione è ovviamente il traffico cittadino, nel quale si muove con disinvoltura e con un occhio sempre attento ai consumi in tutte le sue motorizzazioni, ma si presta perfettamente anche a coprire percorsi misti o extraurbani, incontrando il parere favorevole anche di chi è costretto a coprire un tratto di strada più lungo per il suo tragitto casa - lavoro. Costi di gestione relativamente bassi e spazi contenuti ne hanno fatto la vettura più venduta in Italia e tra le più apprezzate d'Europa. A questo primato si aggiungono anche quelli di Auto benzina più venduta del 2017 e Auto a Metano più venduta del 2017.
Il secondo e terzo posto sono occupati comunque da due italiane. C'è da dire che FCA ha puntato molto in questi anni, per risollevarsi dal calo vendite, su una serie di vetture qualitativamente apprezzabili ma dai costi contenuti. E' il caso della fiat Tipo, prodotta in Turchia, che ottiene la medaglia di bronzo nella classifica, preceduta dalla bella del gruppo FCA, la stilosa Lancia Ypsilon, molto apprezzata nelle sue versioni Metano e GPL, che coi suoi allestimenti curatissimi e le finiture perfette è in grado di accontentare anche i guidatori più glamour, quelli che vivono la loro auto come un vero oggetto di stile.
- Le straniere. In Italia dominano Renault e Ford.
Affidabili e sicure, economiche e performanti; le auto straniere offrono pressoché le stesse prestazioni delle auto del gruppo FCA ma continuano a restare indietro, confermando la netta preferenza degli italiani per queste ultime. Distaccate dalla prima, ma con posizioni di tutto rispetto si attestano le auto di derivazione francese del gruppo Renault - la più venduta, la Clio - e l'americana Ford Fiesta, che continua ad essere un'utilitaria dall'aspetto molto fresco e dal design accattivante, per questo preferita dai giovani.